La vita spirituale secondo Guglielmo di Saint-Thierry

Quinto evento della rassegna "La parola all’autore" con sr. Cecilia Falchini, monaca di Bose

In questa riflessione affronteremo il tema della vita spirituale secondo l’insegnamento che traspare dagli scritti di un monaco benedettino e poi cistercense del XII secolo, Guglielmo di Saint-Thierry. Anzitutto considereremo come per lui la vita sia concepita essenzialmente secondo l’immagine del cammino. Questo ci aprirà al secondo punto della nostra riflessione: vivere secondo natura; che, al di là di ogni apparenza, implica anche una lotta spirituale, lotta, combattimento che ha come spada, come unica potente ed efficace arma, la parola di Dio (cf. Ef 6,17). L’ascolto della parola di Dio contenuta nelle Scritture sarà dunque un ulteriore tema su cui ci soffermeremo, per aprirci poi a considerare gli altri strumenti della lotta spirituale, fino a comprendere come dall’autentica preghiera anche l’amore venga purificato e rafforzato, poiché passato attraverso il vaglio dell’oscurità della fede. In tal modo il credente impara ad amare Dio per quello che egli è, e non per i suoi doni. o ci introduce all’ultimo punto: la comunione con il Signore. Progredendo sempre più in tale cammino di comunione, il credente sperimenta come attraverso la preghiera la sua libertà diventi sempre più una libertà di amare, poiché la preghiera ci immette nella logica del dono ricevuto, che, per diventare efficace nella vita del credente, ha bisogno di essere da lui accolto, per consentire allo Spirito santo di operare con efficacia sulla nostra volontà, sulla nostra mente, e fare delle nostre vite delle vite sensate, degne di essere vissute, che trovano nell’amore la loro beatitudine e il loro senso più profondo.

 

Cenni biografici

Cecilia Falchini nasce nel 1961 a Firenze. Intraprende il cammino monastico nella Comunità di Bose nel 1984 e si dedica agli studi concernenti la patristica e il monachesimo occidentali. Cura per la casa editrice Qiqajon vari volumi di spiritualità e storia del monachesimo latini, fra cui la Lettera d’oro di Guglielmo di Saint-Thierry e il Commento al Cantico dei Cantici di Ruperto di Deutz.