Uganda – Un appello dalla scuola tecnico professionale di Moroto

IL PROGETTO – L’istituto tecnico professionale St. Daniel Comboni Polytechnic Naoi di Moroto, Uganda, si è lasciato alle spalle il lungo periodo di chiusura dovuto alla pandemia che ha toccato ogni angolo del pianeta. Nell’arco di due anni ci sono state due chiusure di diversi mesi di tutte le istituzioni educative attuate dal governo ugandese per contrastare il diffondersi del virus Covid-19. Purtroppo queste chiusure hanno comportato problemi di natura diversa. Alunni e studenti si sono trovati a restare a casa per diversi mesi perdendo molto tempo che sarebbe stato dedicato alle lezioni. E così, anche i nostri studenti hanno ritardato notevolmente quel percorso scolastico che avrebbe dato loro le capacità tecniche per proporsi al mondo del lavoro. Un ulteriore problema, che ha colpito purtroppo anche studentesse del Comboni, sono state le gravidanze, con un numero considerevole di minorenni, dovute a matrimoni visti come soluzione per sfuggire alla povertà poiché lo sposo, secondo la cultura locale, dovrebbe corrispondere una congrua dote. Molto spesso le ragazze rimaste incinta o con figli non fanno ritorno a scuola. Sulle pressioni da parte della società civile e di organizzazioni non governative, il governo ha deciso di riaprire le scuole in modo differenziato. Ai primi di novembre 2021, gli istituti professionali e le università hanno spalancato i cancelli agli studenti. Il St. Daniel Comboni riparte con la convinzione e la determinazione di rimediare a quel lungo periodo di istruzione ostacolata animando le speranze di ragazze e ragazzi desiderosi di tornare a studiare e ad apprendere una professione, tra le quali meccanico/saldatore, sarto, elettricista, falegname e muratore, che apre le porte del mondo del lavoro.

OBBIETTIVO – In particolare, è sempre stato un obbiettivo della scuola, che fa parte della Diocesi di Moroto amministrata dal vescovo Damiano Guzzetti, avere studenti del Karamoja che è la regione che ospita l’istituto. Una regione segnata da estrema povertà, imprevedibilità e scarsità di precipitazioni piovose, razzie di capi di bestiame (il popolo Karimojong si dedica principalmente alla pastorizia), disoccupazione e alcolismo. Sfortunatamente la scuola sta attraversando un periodo travagliato contraddistinto dal danneggiamento del generatore di corrente e della pompa elettrica per l’acqua, nonché del trasformatore per la corrente a tre fasi.

SPESA – Tutto questo ha comportato una spesa notevole che era stata indirizzata inizialmente alla ristrutturazione di alcuni edifici (la scuola è stata costruita nel 1991) come il dormitorio maschile (circa 100 posti letto) e femminile (circa 50 posti letto), il refettorio (circa 200 posti), la cucina e l’officina meccanica. Il sostegno, valutato in 5.000 euro, viene visto come un contributo indirizzato alla sicurezza di tanti studenti di abitare in locali adeguati e funzionali

 

COME SOSTENERE 

  • Con bonifico:  Banca di appoggio: Bper  – Iban: IT02R 0538711205 000042708664 Diocesi di Brescia, Ufficio per le Missioni – Causale: microprogetto Uganda
  • Con una donazione attraverso Carta di Credito o Paypal, specificando nel messaggio opzionale “donazione microprogetto Uganda”: