In data 14 dicembre 1927 la Congregazione dei Riti pubblicava il decreto col quale, per decisione di Pio XI, si dichiarava “S. Teresina patrona speciale dei missionari, uomini e donne, esistenti nel mondo”. Le si conferiva questo titolo “come era stato conferito a S. Francesco Saverio, con tutti i diritti e i privilegi che questo titolo comporta”. Questi diritti e privilegi riguardavano il culto liturgico.
In tal modo S. Francesco Saverio (1506-1552), il maggiore missionario della chiesa dopo S. Paolo, spartiva il titolo di protettore celeste delle missioni con la santa carmelitana di Lisieux. A 15 anni e tre mesi entrò al Carmelo, dal quale non uscì mai fino alla morte. S. Francesco Saverio era stato dichiarato già nel 1748 “patrono di tutte le terre ad est del Capo di Buona Speranza”, per essere poi nominato nel 1904 “patrono dell’Opera della Propagazione della Fede”. E’ giusta la domanda che si fa un autore: “Essere tutti due patroni delle Missioni congiuntamente. Lo stesso fatto, non avrà qualche messaggio da comunicare oggi a noi?”
Tra gli innumerevoli patronati che la chiesa ha attribuito a S. Teresina, quello delle missioni è il più sorprendente e famoso, più ancora del suo recente dottorato ecclesiale (1997). Sorprende l’equiparazione con il Santo Gesuita, mitico evangelizzatore dell’Oriente. Il suo principio spirituale era stato: “Amare le persone alle quali siamo inviati, e farci amare da esse”. S.Teresa fu nominata patrona delle missioni senza essere mai uscita dal monastero, senza aver neppure toccato una terra di missione. Però il motto della sua vita era: “Amare e far amare Gesù”. A questo compito si consacrò con viscerale generosità: “Come un torrente gettandosi con impeto nell'oceano, porta con se quanto incontra nel suo cammino, così, o Gesù mio, l’anima che si immerge nell'oceano senza sponde del vostro amore trascina con sé tutti i suoi tesori. Signore, tu lo sai: non ho altri tesori che le anime che ti sei compiaciuto di unire alla mia; questi tesori me li hai dati tu stesso”. Questa considerazione riflette la coscienza missionaria di Teresina. Questa disposizione di spirito abbraccia, orienta e dona significato a tutta la sua vita.
Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento in cui siamo invitati a pregare presso i Monasteri di Clausura all'inizio del mese missionario.
Quest'anno le veglie di preghiera si svolgeranno presso:
MONASTERO DELL'IMMACOLATA
Ore 20.30 - Brescia,Via Arimanno 37 - Tel. 030.313457
MONASTERO DI S.CHIARA
Ore 20.30 - Bienno, Via S.Pietro - Tel 0364.406706
MONASTERO DELLA VISITAZIONE
Ore 20.30 - Salò,Via Versine 9 - Tel. 0365.41566
MONASTERO S.CHIARA
Ore 20.30 - Lovere,Via Martinoli 30 - Tel 035.960643
"Voce del Verbo..." è il titolo del sussidio che ci accompagnerà fino alla S.Pasqua
Un invito per far vivere ai ragazzi questa giornata
Sabato 17 Ottobre ore 20.30 - Cattedrale di Brescia
Tante proposte di incontro e animazione per il mese dedicato alla missione.
Una iniziativa concreta per aiutare l'ospedale di Kiremba
Il Nord del Mozambico è diventato il palcoscenico di una guerra misteriosa e incomprensibile
25 Giugno ore 20.30 collegamento con Zoom
Mons. Conti racconta la diocesi brasiliana di Macapà, colpita dal Covid-19
Un'occasione per continuare a parlare di missione, anche a distanza
Tre proposte che possono essere utilizzate negli incontri di gruppo di adulti e comunità
Stante la situazione attuale, ci pare prudente e opportuno pensare ad un annullamento di tutte le esperienze di viaggio per la prossima estate.
Don Tarcisio Moreschi, condivide con noi alcuni pensieri sul momento che stiamo vivendo
Don Gianfranco Cadenelli, fidei donum in Albania, ci racconta come si vive la missione in questo tempo difficile.
Parrocchia di S. Nikola, Suç/Baz – Albania, 14 marzo 2020
Caro don Roberto,
siccome anche qui in Albania siamo ormai tutti “confinati” in casa dal decreto del Primoministro, posso rispondere al tuo invito a raccontarvi come la passiamo qui in missione.
Come tu sai, qui non c’è la Messa festiva in tutti i villaggi. In alcuni si va due volte al mese, in altri solo per le feste più grandi (Natale, Pasqua e festa del patrono). Nella mia zona pastorale, solo in 5 villaggi c’è la S.Messa festiva ogni domenica (2 al sabato e 3 alla domenica).
Ma anche in questi villaggi … la frequenza è alternata: non tutti possono venire a “santificare” la festa.
Infatti, su 100 persone che noi consideriamo “praticanti”, di domenica ne abbiamo circa 30 presenti. E la domenica seguente ne mancheranno 10 o 15, ma ce ne saranno altrettanti che non c’erano questa volta … e così via.
Perché c’è gente che abita molto lontano dalla Chiesa e viene saltuariamente, quando può fare la strada, c’è chi va a un matrimonio o a un funerale … oppure deve ricevere ospiti in casa, e siccome la S. Messa in orario è una sola … non può “andare alla sera”. E poi, qui nei villaggi di montagna, la tradizione è che una persona rimanga sempre in casa, sia per custodire le poche cose che hanno e il bestiame di famiglia, sia per accogliere chi viene senza avviso. Perciò gli uomini vengono poco …
Per capirci, diciamo che il “precetto festivo”, così come lo intendiamo noi, qui non esiste. (Ma forse non esiste più neppure a Brescia …).
Qualcuno qui, ad esempio, si sente a posto nell’aver dato a Dio “quel che è di Dio”, andando qualche volta nell’anno al santuario di S. Antonio a Laç!
Allora … che succede, qui, al tempo del coronavirus?
Anche da noi i Vescovi hanno deciso di sospendere Ss. Messe e incontri pastorali almeno fino alla Festa delle Palme. Ma noi non abbiamo problemi a spiegare alla gente che si può santificare la festa anche pregando in casa. Nessuno si meraviglia, nessuno protesta … e non abbiamo polemiche da sanare neppure all’interno della Chiesa! La limitazione si accetta con serenità e come una cosa che si scosta poco dalla normalità.
Qualche vescovo o parroco di città si è attrezzato per trasmettere S. Messe e predicazioni quaresimali attraverso i media. Ma questa opportunità sarà usata da pochi, solo da quelli che sanno sfruttarla. Per molti la domenica passerà con il pensiero rivolto alla chiesa nel momento in cui sentiranno suonare le campane (questo non è vietato! Ah hahahh …). Mi saranno molto utili le nuove campane venute da Brescia!
Allora, in quel momento, si faranno il segno della croce, (che fanno sempre quando sentono una campana!), pregheranno al modo che loro conoscono (io ho suggerito il rosario) e cercheranno di evitare lavori pesanti di domenica. Come cercano di fare sempre, anche se, nelle case di villaggio, il lavoro di ogni giorno non può essere lasciato indietro.
Io ho detto ai miei parrocchiani che il Signore non è “confinato in Chiesa”! Il Signore è con noi, ovunque ci troviamo. E se, attraverso la preghiera, lo “contattiamo” come un ospite “non infetto”, Lui ci aiuta ad affrontare le difficoltà che stiamo vivendo. Ci aiuta ad uscirne più forti, anche spiritualmente.
Tanti mi hanno risposto “mi piace”!
Don Gianfranco Cadenelli
“fidei donum in Albania”
28° giornata di digiuno e preghiera in memoria dei missionari martiri
La situazione in Venezuela è sempre più critica...
Carissimi, ancora una volta ci è donato di vivere questo tempo di Grazia...
Gli auguri di Don Dario Guerra, missionario in Argentina.
Natale è la festa che vorrebbe dirci di prestare più attenzione ai piccoli.
Dalla missione di Mugutu, arrivano gli auguri di Suor Erika
Martedì 17 DICEMBRE 2019, ore 20.30: serata di presentazione presso il Centro Pastorale Paolo VI
Dal 14 Novembre alle ore 20.30 in Viale Venezia 112 a Brescia
Sabato 19 Ottobre alle Ore 20.30 presso la Cattedrale di Brescia.
“Battezzati e inviati” è il titolo di questo mese missionario straordinario, che qui sembra ordinario. È normale che chi viene a visitare i padri dice di andare nella “Missione”, o che quando vado a farmi fare le fatture per gli alimenti per i poveri o il materiale per il lavoro inserisca il nome “Missão São João Baptista de Morrumbene”. Sarà un mese straordinario nell'ordinario.
Sabato 26 Ottobre dalle ore 9.15 presso il Centro pastorale Paolo VI
Adulti della comunità, catechisti, giovani e ragazzi
Corso per Consigli Pastorali, gruppi missionari, catechisti adulti e ragazzi
Corso per Consigli Pastorali, catechisti degli adulti e dei ragazzi, gruppi parrocchiali
Siamo all'inizio della settimana Santa, un tempo che ci fa vivere insieme a Gesù la difficoltà del cammino di testimonianza del Padre.
Domenica delle Palme arrivata e celebrata anche nel villaggio di Amakpapé.
Stiamo cercando di ripartire dalle origini del messaggio cristiano.
Facciamo quaresima ripensando seriamente al nostro modo di vivere, alle scelte che facciamo, lasciamoci illuminare da Gesù e così risorgeremo a vita nuova. Ne abbiamo bisogno tutti. Lasciamoci riconciliare con la fede in Gesù, come dice san Paolo. Auguri per una buona quaresima e una santa Pasqua.
Venerdì 22 Marzo alle ore 20.30 presso la Parrocchia di S.Maria Assunta di Pisogne, si svolgerà la veglia di preghiera per tutti coloro che hanno perso la vita perché testimoni del Vangelo.
La santità si incontra. La si legge nei volti e ha volti differenti. La si può certo anche raccontare ed anzi si ha piacere di farlo quando la si scopre.
Un altro Natale si avvicina, un altro anno sta terminando, e nella corsa del nostro quotidiano, il Signore ci invita
Che possiate farvi una passeggiata tra il muschio e, insieme ai pastorelli, prendere la via indicata dalla stella...
Da un po’ di tempo, trovare carburante in Burundi è come vincere un terno al lotto. In capitale c’è qualche probabilità in più di riuscirci, ma dove sono io, “cacciato in tanta malora” a Kiremba, bisogna sperare nel classico colpo di fortuna.
Un Natale ricco di serenità e di pace, che nasce da un amore condiviso e dalla fraternità più gratuita verso chi non può contare che su questa per ricominciare a sperare nella vita.
È giunto il momento di lasciare tutto. Lo ha indicato Lui con segni chiari che resteranno nel mio cuore.
Questa serie di incontri, realizzati in collaborazione con gli Istituti Missionari presenti a Brescia, vogliono essere una occasione di formazione e riflessione in chiave missionaria a partire da alcune priorità segnalate dal Vescovo Pierantonio nella sua prima omelia a Brescia.
Da sempre la missione è un luogo che offre ai giovani una forte occasione di fare un incontro con se stessi, con la propria Fede e con i poveri.
Ho un desiderio: renderti partecipe di alcune emozioni, riflessioni, ma soprattutto di condividere quello che anche io sto ricevendo… se fa bene a me può far bene anche a te!
Permesso, scusa, grazie sono parole che fanno bene a chi le riceve e soprattutto a chi le pronuncia, perché non sono solamente segno di buona educazione, ma aprono alla bellezza della relazione e guariscono le piccole ferite quotidiane. Papa Francesco le raccomanda e le affida al lessico famigliare, proprio per questo vorrei rivolgerle alla grande famiglia che sette anni fa mi ha accolto all’Ufficio per le Missioni.
Anche quest'anno si rinnova l'invito a partecipare alle veglie per l'inizio del mese missionario. Saranno momenti di preghiera e di riflessione in cui ricorderemo tutti coloro che operano nel mondo missionario.
Tra pochissimi giorni il Vescovo Pierantonio consegnerà alla nostra chiesa bresciana la sua prima lettera pastorale intitolata “Il bello del vivere. La santità dei volti e i volti della santità”; l’attesa è forte perché si intuisce che dalla lettera pastorale del Vescovo possano essere desunti gli orientamenti fondamentali e le linee programmatiche del suo episcopato: il pastore, successore degli Apostoli, indica e conduce il gregge che gli è affidato.
Nella serata del 4 giugno 2018, presso il Teatro Sociale di Brescia, si potrà assistere ad una rappresentazione teatrale liberamente tratta dalla vita della Beata Irene Stefani (missionaria della Consolata in Kenya nel 1930 e beatificata nel 2015), a cura della compagnia teatrale Controsenso: “Una storia di silenzi, di occhi bassi, di mani rotte e di scarpe consumate. Una storia di amore, di pazienza, di fatica. Di strade lunghe e polverose, di mondi lontani. Una storia di coraggio, di fede, di carità."
Mi capita spesso di ascoltare alcune critiche circa la presunta astrattezza e idealità della proposta di fede...
Nel cuore del tempo quaresimale lo sguardo si volge alla passione, morte e resurrezione di Gesù. Papa Francesco, rivolgendosi ai credenti, sottolinea un atteggiamento di grande vigilanza interiore per evitare il grande rischio di “avere uno stile di Quaresima senza Pasqua” cedendo ad una tristezza individualista.
Don Taricisio Moreschi ci scrive :" Crediamo al vangelo e convertiamoci davvero. Buon Natale. Facciamo in modo che sia buono, specie per i deboli e i poveri".
Non so se torneremo ad essere una Chiesa povera, ma talvolta forse rischiamo di essere una povera Chiesa: questa affermazione sembra un gioco di parole, ma non vuole esserlo, almeno nelle intenzioni.
Nel numero in uscita (settembre-ottobre), Popoli e Missione, la rivista delle Pontificie Opere Missionarie e della Fondazione Missio, dedica un ampio dossier al Festival della Missione. Per gentile concessione dell'editore pubblichiamo il reportage di Ilaria De Bonis su come Brescia e il suo Ufficio missionario si stanno preparando a questo evento
"Mission is possible" è il titolo della prima edizione del Festival della Missione, in programma a Brescia dal 13 al 15 ottobre 2017. Promosso dalla Cenferenza degli istituti missionari italiani (Cimi), da Fondazione Missio (organismo della conferenza episcopale italiana) e dalla diocesi di Brescia, il Fstival della Missione avrà come scenario le piazze e gli spazi del centro città.
La missione richiede vivacità, attenzione, capacità di stare ed essere a contatto con situazioni multiformi e imprevedibili.
Il popolo di Dio si arricchisce di giorno in giorno di presenze, volti, vissuti e si amplia raggiungendo culture e linguaggi diversi e variegati...
Anche quest'anno l'Ufficio per le Missioni ripropone l'esperienza del LabMissio: una giornata per vivere insieme la missionarità.
Tutti i dettagli sulla quaresima missionaria con il sussidio ed i progetti da sostenere, la giornata di preghiera per i martriri cristiani, le testimonianze dei nostri fidei donum dal Canada e dal Messico. Inoltre un' intervista ai profughi siriani arrivati a Brescia, l'Evangelii Gaudium portata nelle nostre parrocchie oltre alla rubrica di formazione e spiritualità
Il tema del percorso quaresimale, riprende le fasi della lavorazione del pane: il richiamo eucaristico è evidente ed il sussidio, pensato per le famiglie ma utilizzabile anche per brevi momenti di preghiera comunitari, ci accompagnerà passo passo in un itinerario di riflessione sostenuto dalle testimonianze di vita missionaria.
Raccolta delle schede di formazione: strumenti che offrono spunti di riflessione, approfondimento, e proposte di preghiera personale o comunitaria.
Ampia sintesi del convegno dei Fidei donum svoltosi a Brescia, testimonianze dei ragazzi di "Nuovi stili di Viaggio" e tante altre voci che colorano il mondo della missione a Brescia e nel mondo.
Dal Canada al Mozambico, dal Brasile all'Albania. Le vite e le storie dei presbiteri Fidei Donum bresciani che operano lontano dalla Diocesi.
Il territiorio bresciano è denso di proposte a carattere missionario. Qui sono state inserite quelle che coinvolgono le tante realtà che ruotano intorno al centro missionario diocesano.
È possibile ritirare il materiale per l'animazione missionaria, per chi ne facesse richiesta, presso l'Ufficio per le Missioni, in Via Trieste 13/B a Brescia.
La Mostra è organizzata da Cesar-Fondazione Mons.Cesare Mazzolari Onlus e si terrà presso il Centro Internazionale di Studi e Documentazione Istituto PAOLO VI. Via G. Marconi, 15 Concesio (BS).
Mons. Cesare Mazzolari (Brescia, 1937 - Rumbek, 2011) per oltre 20 anni visse coraggiosamente in Sud Sudan in mezzo alla sua gente e sopportò le conseguenze della guerra e della povertà. A tutti chiedeva l'impegno a «non dimenticare perché la gente del Sud Sudan ha bisogno di una pace giusta nel rispetto dei diritti umani». Era un vescovo che drammaticamente parlava di guerra: «Il Sudan è lo stato dell'Africa più povero tra i poveri: 40 anni di guerre tribali il cui unico fine è la conquista del potere e l'acquisizione di risorse quali petrolio, acqua e oro, presenti in grandi quantità». Gli interessi globali, come specifica monsignor Mazzolari, avevano prevalso sul bene della gente: «Non esiste più rispetto dei diritti umani e la parola “libertà” è un termine sconosciuto, è stata spazzata via». Lavorare quotidianamente nella diocesi non significava solo sfamare e aiutare il popolo sudanese ad uscire da una condizione di povertà totale, ma creare i presupposti per mantenere la pace, siglata il 9 gennaio 2005. È scomparso nel 2011 all'età di 74 anni, colto da malore mentre celebrava la Messa.
In occasione della festa liturgica di San Daniele Comboni, i missionari comboniani invitano tutti i sacerdoti della Diocesi, per una mattinata di condivisione.
Se sapremo essere docili e attenti a ciò che il Signore chiede e suscita nella comunità cristiana allora il progetto fiorirà e porterà frutti copiosi e abbondanti: magari non quelli che desideriamo e vogliamo noi, ma quelli che Dio desidera e dispone.
Spesso lo ripetiamo: abbiamo bisogno di conversione; questo termine lo associamo a noi stessi e lo chiamiamo “conversione personale”, lo attribuiamo alla società, al mondo e lo esprimiamo con riferimento ai costumi, agli usi, al sentire comune; auspichiamo anche la “conversione della pastorale” come passaggio necessario e autentico per essere costantemente fedeli a Dio e fedeli all’uomo.
La Diocesi di Brescia raccoglie l'appello: Ufficio per le Missioni, Caritas diocesana, Cuore Amico fraternità Onlus, Medicus Mundi Italia Onlus e Associazione Centro Migranti Onlus hanno deciso di coordinarsi per un’azione di aiuto comune e sinergica,
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