In occasione del Giubileo dei Giovani, che si terrà a Roma dal 28 Luglio al 03 Agosto 2025, vogliamo portare al centro della nostra attenzione storie vere, semplici ma straordinarie.

Sono racconti di ragazze e ragazzi tra i 18 e i 30 anni, provenienti da ogni parte del mondo – dal Sud globale, ma non solo – che con coraggio, creatività e passione hanno scelto di non restare a guardare.

Questi giovani hanno agito per l’ambiente, per i coetanei, per gli emarginati, per gli orfani, per chi vive situazioni di povertà e marginalità.

In contesti spesso segnati da ingiustizie, guerre, disuguaglianze o disastri ambientali, si sono messi in gioco per restituire dignità, speranza, futuro. Hanno trasformato il dolore in azione, la difficoltà in sfida, il buio in luce.

Le schede che vi presentiamo raccontano queste storie. Sono piccole luci accese nel mondo, semi di Vangelo vissuto, testimonianze vive di una fede che si fa concreta, di un amore che diventa scelta quotidiana.

Sono inviti a non restare indifferenti, a scoprire che anche noi possiamo essere parte del cambiamento, oggi.

Nel cammino giubilare, queste vite ci ricordano che la santità è possibile, che la giovinezza è tempo di dono, e che il mondo ha bisogno di giovani che abbiano il coraggio di sognare e costruire un domani diverso.

PER CONOSCERE LE LORO STORIE CLICCA QUI SOTTO SULLE LORO IMMAGINI:

Albania – Per i carcerati

Le carceri albanesi ospitano circa 2.800 detenuti, di cui 980 sono in espiazione di pena. L’Italia ha un interesse specifico nel garantire che almeno i detenuti condannati vengano trasferiti e scontino la pena nel loro paese di origine. In Albania, le condizioni carcerarie sono state oggetto di attenzione e preoccupazione, con segnalazioni di sovraffollamento e problemi di igiene e salute. Negli ultimi anni, sono stati effettuati lavori di ristrutturazione in alcune strutture, come i reparti Amenano e Simeto del carcere di Catania, tra il 2000 e il 2004 secondo il Ministero della Giustizia. Questi interventi hanno riguardato principalmente la riqualificazione di aree specifiche, ma le problematiche generali del sistema carcerario albanese persistono. Le Rassegna Penitenziaria e Criminologica ha evidenziato l’importanza di trovare soluzioni per migliorare le condizioni di vita dei detenuti e garantire il rispetto dei diritti umani.

Don Matteo, nella diocesi di Rreshen, vorrebbe essere segno tangibile di speranza per i detenuti all’ interno del Carcere di Burrel con due proposte: piccoli laboratori e cure mediche-dentistiche. La prima vuole incentivare lavori di artigianato che permettono il recupero della dignità di ogni persona mentre la seconda vuole offrire le cure mediche e dentistiche a chi è abbandonato dalla famiglia o non può essere aiutato per la condizione di povertà. Purtroppo all’ interno del Carcere di Burrel molti detenuti sono lasciati soli e inoltre non possono permettersi cure per cui si aggiungono sofferenze ad altre sofferenze. Piccoli gesti di carità possono non solo alleviare la durezza del carcere ma accendere la speranza a chi sperimenta ogni giorno la triste realtà della reclusione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Uganda – Per le donne malate e abbandonate

In Uganda, l’HIV/AIDS ha un impatto significativo, specialmente sulle donne. Le donne costituiscono una parte significativa della popolazione affetta da HIV e sono particolarmente vulnerabili a causa di fattori sociali e di genere. La lotta all’AIDS in Uganda richiede un approccio che tenga conto delle specifiche esigenze delle donne, compreso l’accesso a servizi di prevenzione, cura e supporto.

Impatto dell’HIV/AIDS sulle donne in Uganda:

  • Vulnerabilità: le donne sono spesso più vulnerabili all’infezione a causa di fattori come la povertà, la mancanza di potere decisionale nelle relazioni, la violenza di genere e le norme sociali che limitano il loro accesso all’informazione e ai servizi sanitari.
  • Trasmissione madre-figlio: le donne incinte affette da HIV possono trasmettere il virus ai loro bambini durante la gravidanza, il parto o l’allattamento. La prevenzione della trasmissione madre-figlio è quindi un aspetto cruciale della lotta all’AIDS in Uganda.
  • Stigma e discriminazione: le donne affette da HIV spesso affrontano stigma e discriminazione, che possono rendere difficile l’accesso ai servizi sanitari e compromettere la loro qualità di vita.

Michele Filippini, missionario laico bresciano fidei donum nella Diocesi di Lira, ci chiede un aiuto per migliorare la qualità della vita e l’inclusione sociale di vedove affette da HIV, attraverso assistenza sanitaria, supporto psicologico e programmi di sviluppo economico. Gli obiettivi sono garantire l’accesso alle cure e al trattamento per la gestione dell’HIV, offrire supporto psicosociale per affrontare la povertà, prendersi cura dei propri orfani e fornire un avvio economico sostenibile per promuovere l’indipendenza finanziaria. I destinatari saranno le vedove affette da HIV con priorità a quelle con figli e che vivono in condizioni di vulnerabilità economica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Perù – Un tetto per la Chiesa di Victor Raul

Giovanna, missionaria laica nella regione costiera nel nord del Perù, ci chiede una mano. Nel paesino di Víctor Raúl, dove si trova la “Casa de la Juventud”, una chiesa c’è, ma non è mai stata terminata. Si era dato inizio ai lavori di costruzione ma è rimasta una struttura solo con muri in puro mattone, finestre senza vetri, un pavimento di sabbia, una parte cementata per l’altare, un portone d’ingresso e una semplicissima sacrestia sotto chiave. Una struttura così, rende difficile educare al raccoglimento adatto a momenti di preghiera e celebrazioni. Nessuno ha mai pensato di terminare questa struttura sia per la mancanza di senso di appartenenza dovuto a come è nato Víctor Raúl sia per il contesto economico. Però, perché non aiutare questa comunità iniziando dal tetto?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Burundi – Per i malnutriti di Kiremba

Medicus Mundi Italia è legata al Burundi dal 1968, anno di nascita dell’ospedale «Renato Monolo» della Diocesi di Kiremba, divenuto ospedale di riferimento per il Distretto. Il Burundi è uno dei Paesi più poveri al mondo: l’80% della popolazione vive con meno di 1,25 dollari al giorno e l’aspettativa di vita alla nascita è di soli 57,9 anni. Circa una famiglia su due soffre di insicurezza alimentare e la malnutrizione infantile è estremamente diffusa. Nell’area del Distretto di Kiremba, che comprende più di 340.000 abitanti, la situazione sanitaria e l’accesso ai servizi di salute di base sono precarie, con problematiche legate alle condizioni di povertà diffusa. I fattori che incidono negativamente sulle condizioni sanitarie della popolazione includono: la carenza di servizi di prevenzione, le difficoltà di accesso alle strutture sanitarie dovute alle distanze, la scarsità di attrezzature sanitarie adeguate, un livello di preparazione del personale non adeguato, la scarsità di fonti di acqua pulita e la disponibilità limitata di elettricità. Inoltre, per tutto il Distretto, è disponibile una sola ambulanza e le strade che collegano i CdS all’ospedale sono in pessime condizioni per la mancanza totale di manutenzione.

Proprio per questo, si rinnova il legame e il cammino con l’Ospedale “Renato Monolo di Kiremba” in Burundi, un luogo fortemente legato alla nostra storia missionaria e un luogo ancora caratterizzato da alcune forti povertà, sulle quali vogliamo continuare a offrire il nostro contributo. Ancora oggi molti bambini si presentano a Kiremba, ai diversi servizi dell’ospedale vittime della malnutrizione e, molto spesso, questi piccoli appartengono alle fasce più deboli e indigenti della popolazione. Insieme alla rete delle realtà bresciane continuiamo a lavorare per Kiremba mettendo in atto un progetto che ci consenta la presa in carico dei piccoli indigenti malnutriti offrendo a loro e alle loro famiglie le prime cure e l’inizio di un percorso di accompagnamento per uscire da questa situazione. Insieme alla diocesi, il progetto è seguito da Medicus Mundi Italia e dalla nostra associazione in loco, Kura Neza (in kirundi “crescere bene”).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il tuo aiuto per le missioni

OFFERTE A SOSTEGNO UFFICIO PER LE MISSIONI

A nome dei nostri missionari e delle nostre missionarie, vogliamo ringraziare per quanto abbiamo donato dalla nostra Diocesi nel 2024.

Quanto  donato è stato così distribuito:

€ 114.453,85 a favore delle missioni in Africa – € 101.300,00 per i progetti in America Latina

€ 38.607,78 a favore delle missioni in Europa – € 12.050,00 per i progetti in Asia

Ricordiamo che è possibile sostenere i nostri progetti missionari inviando le offerte dei singoli o delle comunità in questi modi:

1 – Con un bonifico bancario al seguente iban intestato a “Diocesi di Brescia – Ufficio per le Missioni” : IT02R0538711205000042708664, specificando nella causale del versamento:

– La destinazione dell’offerta (SE PRIVATO)

– Il nome del paese della parrocchia e la destinazione dell’offerta. (SE ENTE O PARROCCHIA)

2 – Utilizzando il conto corrente postale n° 389254 intestato a “Diocesi di Brescia, via Trieste 13, 25121 Brescia”; causale: offerta per le missioni.

Potete poi inviare la  contabile del versamento a missioni@diocesi.brescia.it.

3 – Utilizzando carta di credito attraverso la piattaforma in fondo alla pagina

 

LASCITI E DONAZIONI PER L’UFFICIO PER LE MISSIONI

Lasciti testamentari possono aiutare i nostri missionari a promuovere nei paesi più poveri progetti in ambito religioso/pastorale, sociale, sanitario e scolastico.

Queste le formule da utilizzare:

Se si tratta di un legato
a) di beni mobili “… lascio a titolo di legato per le opere missionarie la somma di € … [o titoli] alla Diocesi di Brescia, con sede a Brescia in via Triste 13, nella persona del Vescovo pro tempore.

b) di beni immobili “… lascio l’immobile sito in… alla Diocesi di Brescia, con sede a Brescia in via Triste 13, nella persona del Vescovo pro tempore, al fine di sostenere le opere missionarie”.

Se si tratta invece di destinare ogni sostanza alla Diocesi di Brescia per opere missionarie:

“Io sottoscritto…, nato a… il…, residente a… nel pieno possesso delle mie facoltà mentali così dispongo di tutti i miei beni per il tempo successivo alla mia morte. Revoco ogni disposizione testamentaria avessi fatto prima d’ora. Nomino mia unica erede universale la Diocesi di Brescia, nella persona del Vescovo pro tempore, e desidero che tutto [o in percentuale] il mio
patrimonio venga destinato ad opere missionarie. [luogo e data] [firma per esteso].

N.B. Il testamento deve essere scritto per intero dal testatore di propria mano.


Una nuova Santa missionaria: Suor Maria Troncatti

Venerdì 13 giugno, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Leone XIV ha presieduto la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione di alcuni Beati, tra cui Maria Troncatti, religiosa professa della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Un annuncio atteso da diversi mesi, dopo che il 25 novembre scorso papa Francesco aveva autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito alla beata. Un annuncio, quello della canonizzazione di suor Maria Troncatti, che è motivo di rendimento di grazie a Dio e di grande gioia per tutta la Chiesa, in particolare per le Figlie di Maria Ausiliatrice e la Famiglia salesiana, per la Chiesa bresciana, che ha dato i natali alla nuova santa e quella di Sucua, luogo della sua donazione tra gli indigeni.

“Madre, Missionaria, Artigiana di Pace e Riconciliazione”: è questo lo slogan scelto dall’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice per celebrare la loro prima santa dopo la fondatrice Maria Domenica Mazzarello; un messaggio tanto profondo quanto attuale, che delinea i tratti fondamentali di questa figura di santità di squisita umanità (madre), annunciatrice indomita (missionaria), che è stata disposta ad offrire la vita per la riconciliazione dei popoli indigeni tra i quali operava (artigiana di pace e riconciliazione).

Una santa bresciana proprio nell’anno del Giubileo: un dono che riaccende la speranza nella nostra Chiesa, visitata in modo così straordinario dal Signore Gesù; una santa salesiana, che ci richiama l’attenzione alla porzione più fragile e preziosa della società: quella dei bambini, ragazzi e giovani che in questi giorni stanno popolando i grest dei nostri oratori e ai quali siamo chiamati ad annunciare la Buona Notizia di un Dio che bussa alla loro porta per mostrare loro il sogno di felicità piena che è la vocazione; una canonizzazione proclamata nel primo Concistoro Ordinario di Leone XIV, che porta in sé la freschezza dei nuovi inizi; ed infine, una santa missionaria, che ci aiuta a spalancare gli orizzonti del cuore e della vita e richiama ogni uomo e donna di oggi alla sola logica dell’amore: quella del dono totale, disposto a perdere tutto, anche la vita, per gli altri, ad imitazione di Cristo. Una provocazione fortissima che richiama all’importanza di vedere la grandezza di tante vite che, anche nelle nostre case, si spendono, nel nascondimento quotidiano, per amore al prossimo. Dunque, si annunciano mesi di Grazia per la Chiesa bresciana, chiamata a vivere questo dono come un’opportunità straordinaria per il rilancio del cammino di santità delle nostre parrocchie.

In allegato la locandina degli eventi che si terranno a Corteno Golgi durante il mese di Agosto per conoscere la figura e l’operato di Suor Maria Troncatti.


 

PRESENTAZIONE

“Brescia IN-CON-TRA l’Africa” è una mostra fotografica accompagnata dalla viva voce dei protagonisti degli stessi scatti fotografici; è un percorso che racconta l’incontro di Brescia con l’Africa, da una parte attraverso il cammino missionario che ci ha portato in Africa conoscendo popoli e nazioni con cui abbiamo stretto alleanze di fraternità, dall’altra si racconta il nostro incontro con l’Africa che invece da tempo vive con noi in modo stabile attraverso percorsi di migrazione.

Gli scatti sono raggruppati attorno a dieci nuclei tematici che permettono di gustare uno stesso tema visto in Africa o in Europa. Il percorso fotografico e le parole dei protagonisti permettono di gustare la capacità generativa di questo incontro con il continente africano, soprattutto in vista di un percorso interculturale in cui le nostre comunità sono sempre più coinvolte.

INDICAZIONI TECNICHE

N.20 pannelli + 1 introduttivo (misure 70 cm X 100 cm)

Ogni pannello è dotato di cavalletto treppiede per esposizione.

N.10 leggii con note esplicative e codici QR interattivi.

Spazio minimo necessario circa 50 mq

RIFERIMENTI PER RICHIESTE

Tel: 0303722350 – Email : migranti@diocesi.brescia.it

 

COSTO NOLLEGGIO

Il noleggio della mostra è gratuito, si chiede un’offerta libera che andrà per le attività interculturali promosse dalla diocesi di Brescia.

 

 

 

 

 


Mandato missionario ai giovani partenti

Anche quest’ anno metteremo in movimento la nostra passione per la missione aiutati dalla testimonianza dei giovani che in questo anno pastorale hanno vissuto il cammino di “Giovani in missione” sia nel percorso vissuto con l’ufficio e sia negli oratori che vivranno un’esperienza in missione. La disponibilità dei giovani alla partenza e alla condivisione di tre settimane estive in realtà missionarie diventa occasione per tutti noi di aprire il cuore al mondo.

L’appuntamento è per Sabato 24 Maggio alle ore 18.45 presso la Chiesa Parrocchiale del Beato Luigi Palazzoli a Brescia in via Botta 46 dove il Vescovo Pierantonio celebrerà la Messa con il mandato missionario; parteciperanno tutti i giovani in partenza insieme a coloro che li vogliono accompagnare delle loro famiglie, dei loro amici o delle loro comunità. A seguire, presso l’oratorio la possibilità di condividere la cena semplice per la quale è obbligatoria la prenotazione scrivendo al link:  https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdZpHMCR_4OYbjKfAilGE3lmgEF7sPDeIyQstPZ5rLxyzG4xQ/viewform

Vi aspettiamo per accompagnare i nostri giovani verso le esperienze missionarie estive e per condividere la nostra passione missionaria per il mondo.


Raccolta offerte della Quaresima 2025

É possibile consegnare le offerte per la Quaresima in due modi:

1 – Con un bonifico bancario al seguente iban intestato a “Diocesi di Brescia – Ufficio per le Missioni” : IT02R0538711205000042708664, specificando nella causale del versamento:

Quaresima 2025 – Parrocchia di XXXXXXXX  – Comune di XXXXXXXX

2 – Consegnare le offerte a Brescia in via Trieste 13b, presso l’Ufficio per le Missioni tutti giorni dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.00

 

Per ogni informazione è possibile  scrivere a missioni@diocesi.brescia.it o telefonare al numero 030.3722350

 

Ricordiamo che quanto raccolto andrà a favore dei progetti missionari che ci siamo impegnati a sostenere e che ci parlano di situazioni umane dove è forte la speranza di realizzare “un più di vita”.  I progetti di aiuto ci parlano di vita e ci portano in Perù, Uganda, Filippine, Burundi e Albania.