Nato a Brescia nel 1575, entrò giovanissimo nella Compagnia di Gesù e svolse tutta la sua attività nelle missioni, prima in Italia e poi in Giappone, dove si distinse nell’apostolato parrocchiale, nella formazione dei catechisti e nella promozione dei laici. Scoppiata la persecuzione contro gli stranieri, venne arrestato e, dopo lunga prigionia, subì il desiderato martirio del fuoco sulla collina dei martiri di Nagasaki il 20 giugno 1626. Le sue ceneri vennero disperse. Venne beatificato nel 1867.
Dal Comune dei martiri, con salmodia del giorno dal salterio.
Ufficio delle letture
Seconda lettura
Dalle «Lettere» del beato Giovanni Battista Zola (Alla sorella, 6 settembre 1623; Archivio dei Padri della Pace, Brescia)
Attesa della corona del martirio
L’anno passato vi scrissi come furono martirizzate a ferro e fuoco centodiciotto persone, tra religiosi e laici, uomini e donne, grandi e piccoli. Dei nostri: quattro padri e dieci fratelli; tra questi un nostro padre rettore: Pietro Navarro Napolitano, fu bruciato vivo con due fratelli di questa città, dove io al presente risiedo.
E così è toccato a me succedergli nell’ufficio, e se gli succederò anche nel martirio sarà pieno e perfetto beneficio. Dalla misericordia di Dio e per mezzo delle orazioni degli amici si può sperare anche questo, ché meriti in me non sento per così grande grazia. Nel luglio scorso fu preso un padre dei nostri e ora se ne sta in prigione, aspettando la desiderata corona del martirio. Non mi posso immaginare luogo più desiderabile in questo mondo che il Giappone, specie in questo tempo di persecuzione, poiché ho la speranza di poter dare la vita per Cristo. Intanto mi do da fare per queste anime con frequenti viaggi missionari che bisogna intraprendere di notte, con i disagi che potete immaginare, per terra e per mare, col freddo e col caldo e altre difficoltà. Di quanto mi serve per vivere non mi do pensiero, perché i cristiani non mi fanno mancare niente e ce n’è d’avanzo per me e per i compagni, e certo mi mostrano tanto amore quanto non potrei sperare nemmeno in Italia. È meraviglioso constatare la grande disponibilità di questa nazione nel ricevere la fede; per questo il demonio si dà tanto da fare per impedirne la conversione. Questa persecuzione ci ha già dato il sangue di quattrocento martiri; e non sembra prossima a finire, benché nulla sia impossibile a Dio! Voglio concludere col pregarvi che ogni giorno, con le vostre orazioni e quelle degli amici, mi impetriate da Dio abbondanza di doni spirituali che aiutino me e il mio prossimo nel servizio della divina Maestà, affinché, con molte anime guadagnate a Dio, io trovi misericordia davanti al Signore e questo mi faccia grazia di servirlo perfettamente in questa vita e goderlo con voialtre in paradiso, come spero.
Ho avuto notizie molto buone quest’anno dall’Italia e dall’Europa, soprattutto ho saputo della canonizzazione dei nostri due santi, Ignazio e Francesco Saverio, e della beatificazione di altri. Siano rese grazie a Dio.
Responsorio – 2Tm 4, 7-8; Fil 3, 8-10
℞. Ho combattuto la buona battaglia, sono giunto al traguardo, ho conservato la fede. * ora è pronta per me la corona di giustizia.
℣. Tutto ho stimato una perdita, pur di conoscere Cristo e partecipare alle sue sofferenze, conforme a lui nella morte. * Ora è pronta per me la corona di giustizia.
Orazione
Dio onnipotente e misericordioso, che ai popoli dell’Asia hai portato il lieto annuncio del Cristo tuo Figlio con la predicazione missionaria e il martirio del Beato Giovanni Battista [Zola], per sua intercessione concedi anche a noi di essere sempre radicati e fondati nella fede. Per il nostro Signore.

