L’Ufficio per i Migranti fa proprie queste parole di Papa Francesco: “Ogni forestiero che bussa alla nostra porta è un’occasione di incontro con Gesù Cristo (cfr Mt 25,35.43). Non è facile entrare nella cultura altrui, mettersi nei panni di persone così diverse da noi, comprenderne i pensieri e le esperienze. E così spesso rinunciamo all'incontro con l’altro e alziamo barriere per difenderci. Le comunità locali, a volte, hanno paura che i nuovi arrivati disturbino l’ordine costituito, “rubino” qualcosa di quanto si è faticosamente costruito. Anche i nuovi arrivati hanno delle paure: temono il confronto, il giudizio, la discriminazione, il fallimento. Queste paure sono legittime, fondate su dubbi pienamente comprensibili da un punto di vista umano. Avere dubbi e timori non è un peccato. Il peccato è lasciare che queste paure determinino le nostre risposte, condizionino le nostre scelte, compromettano il rispetto e la generosità, alimentino l’odio e il rifiuto. Il peccato è rinunciare all'incontro con l’altro, all'incontro con il diverso, all'incontro con il prossimo, che di fatto è un’occasione privilegiata di incontro con il Signore” (Papa Francesco, Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato 2018).
L’Ufficio si affianca alle nostre comunità affinché possano avere gli strumenti per vivere un incontro con lo straniero ispirato dal Vangelo, si affianca ai fratelli e alle sorelle Migranti affinché possano essere favoriti nel vivere un’autentica promozione umana, una integrazione reale all'interno delle nostre comunità e possano ricevere una rispettosa accoglienza per camminare insieme a noi.