Patrono della Riviera Sebina Bresciana

San Vigilio, vescovo

26 settembre, Memoria. Nella Riviera Sebina Bresciana: Festa

Vescovo di Brescia nel sec. V, il suo nome ricorre nella lista dei vescovi bresciani elencati nel discorso pronunciato dal vescovo Ramperto nell’838, in occasione della traslazione delle reliquie di San Filastrio. Secondo la tradizione venne sepolto a Iseo, dove si trovava al momento della sua morte. La lontananza dalla sede episcopale è forse da mettere in relazione alle turbolenze delle invasioni barbariche, in particolare la distruzione di Brescia da parte degli Unni di Attila nel 452. Le sue reliquie sono conservate in parte a Iseo e in parte nella chiesa cittadina di San Lorenzo. A San Vigilio sono dedicate le chiese parrocchiali di Cevo e Monterotondo. Nel 2021 S. Vigilio è stato dichiarato patrono della Riviera Sebina bresciana.

Dal Comune dei pastori, con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

Seconda lettura

Dalla «Regola Pastorale» di san Gregorio Magno, papa (Opere di Gregorio Magno – Regola Pastorale, a cura di G. Cremascoli, Roma 2008, 29.31.41)

Le qualità necessarie a chi vuol esercitare l’ufficio pastorale

Va in tutti i modi segnalato come modello di vita chi, morendo a tutte le passioni della carne, vive ormai secondo lo spirito, chi disdegna le fortune terrene, non teme alcuna avversità e desidera solo i beni dell’anima. In linea con questa scelta di vita, né il corpo pone ostacoli per la sua fragilità né lo spirito attraverso il disprezzo. Egli, poi non si fa trasportare dalla bramosia dei beni altrui e dona, anzi, i propri. Mosso da pietà, si decide presto al perdono, senza, però concederlo più di quanto sia conveniente ed evitando di abbandonare il baluardo della rettitudine. Non compie azioni malvagie e piange i peccati compiuti dagli altri come fossero propri. Con animo generoso si fa carico della debolezza del prossimo e si rallegra delle fortune altrui come di propri vantaggi. In ogni azione diventa un modello per tutti, così da non avere, di fronte ad alcuno, di che arrossire, neppure per dei trascorsi.
Si sforza di vivere in modo da irrigare con i fiumi della dottrina anche per le menti inaridite degli uomini. Dall’impegno e dall’esperienza dell’orazione ha ormai appreso che può ottenere da Dio i favori richiesti, ed a lui in modo speciale, mediante la voce dei fatti, vien detto: mentre tu stai ancora parlando, esclamerò: Ecco, sono presente. (Is 58,9).
Se per caso si presentasse a noi un individuo per condurci a intercedere per lui presso un personaggio potente, irato nei suoi confronti e a noi ignoto, risponderemmo subito: non ci è possibile intervenire per questa mediazione, perché non abbiamo, nei suoi confronti, né conoscenza né familiarità. Se dunque un uomo si vergogna di farsi mediatore presso un altro quando non ci sono possibilità di riuscita, con quale spirito può assumere il compito di intercedere per il popolo presso Dio chi non ha conoscenza di essere accetto alla sua grazia per i meriti della vita? O come può chiedere misericordia per gli altri chi ignora se a lui è stato concesso il perdona?
Ognuno dunque si esamini con impegno e non osi assumere responsabilità pastorali se in lui domina ancora dannosamente il male, perché non avvenga che un individuo macchiato di proprie colpe aspiri a farsi intercessore per quelle degli altri.
[…] Il pastore sia di esempio nella condotta per indicare la via della vita ai sudditi con il suo comportamento, e il gregge, che ne segue gli insegnamenti e le opere, progredisca attirato degli esempi più che dalle parole. Chi infatti è tenuto, per esigenza di un alto incarico, a proclamare verità sublimi, è costretto, da questa stessa esigenza, a mostrarle in atto.
Nel cuore di chi ascolta penetra infatti più volentieri la parola accreditata dalla vita di chi la proclama, perché questi aiuta con i fatti a porre in atto ciò che la sua voce impone di compiere. Per questo si afferma mediante il profeta: Sali su un alto monte, tu che rechi la buona novella a Sion. (Is. 40,9) Chi si impegna nella predicazione delle realtà del cielo, staccandosi ormai dalle bassezze di quelle terrene, appaia come in vetta ad ogni cosa; attiri più facilmente i fedeli ad una vita migliore testimoniando le realtà eterne con i meriti della vita.

Responsorio Cfr. At 20, 28; 1 Cor 4, 2

℞. Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi, * per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.
℣. A chi amministra, si chiede di essere fedele,
℞. per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Vigilio, pastore generoso,
ha dispensato con amore la parola che illumina e che salva.

Orazione

O Dio, che hai mirabilmente unito ai santi pastori il vescovo Vigilio, ardente di carità divina e insigne per la fede che vince il mondo, per sua intercessione fa’ che anche noi, perseverando nella fede e nell’amore, diventiamo partecipi della sua gloria. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Seguiamo la via che Vigilio ha tracciato
e che conduce alla salvezza eterna.