Beata Annunciata Cocchetti, vergine

11 maggio, Memoria facoltativa

Nacque a Rovato il 9 maggio 1800. Durante la sua giovinezza, guidata dal Servo di Dio don Luca Passi, si diede a una vita di preghiera e di ascesi e all’apostolato educativo e parrocchiale.
Quando don Luca Passi fondò a Venezia le Suore di Santa Dorotea per essere animatrici dell’opera omonima, a 42 anni, professò i voti religiosi. Ritornata a Cemmo, diede inizio alla comunità e, dopo la morte di don Luca, in obbedienza al Vescovo, rimase sola a guidare il suo Istituto. Come fondatrice, ne sviluppò la vita spirituale, comunicando alle suore l’ardore della carità attinta al Cuore di Cristo, per l’educazione cristiana delle giovani che preparava a diventare donne mature nella fede e capaci di una presenza apostolica nella scuola e nella vita.
Morì a Cemmo il 23 marzo 1882. Venne beatificata il 21 aprile 1991. Il suo corpo è venerato nella chiesa della Casa Generalizia delle Suore di S. Dorotea a Cemmo.

Dal Comune delle vergini, con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

Seconda lettura

Dalla «Prima biografia di Annunciata Cocchetti», vergine («Memorie edificanti della vita di Annunciata Cocchetti, Fondatrice e Superiora dell’Istituto di S. Dorotea in Cemmo», di Elisabetta Girelli. Arch. Casa madre, Cemmo – Fondo Cocchetti)

Fuoco celeste di amore

Quel santo fuoco di celeste amore, che sì vivo ardeva nell’anima della Madre Cocchetti, non poteva restare ristretto fra le mura della casa di Cemmo, ma dilatò i suoi benefici anche al di fuori. Per mezzo di tante sue allieve, specialmente maestre, era riuscita a propagare in molte parrocchie la Pia Opera di Santa Dorotea, tanto vantaggiosa per la cultura spirituale delle fanciulle. Nell’Oratorio femminile di Cemmo, a cui fu per moltissimi anni zelantissima superiora, conosceva una a una tutte le iscritte e tenevasi informata delle loro speciali circostanze per poterle guidare a virtù con opportuni consigli, preservarle dai pericoli e aiutarle nei loro bisogni. Teneva d’occhio specialmente le più trascurate dai parenti, come le più esposte alle insidie del mondo e riuscì a salvarne molte colla sua vigilanza e colle industrie della sua carità. In generale le fanciulle venivano coltivate da lei o dalle suore fin dall’infanzia, e le docili ai loro santi suggerimenti crescevano timorate di Dio e adorne di virtù e di buon costume. Anche avanzate negli anni conservavano affetto e confidenza direi quasi filiale verso la Madre; ed ella se ne giovava per sorreggerle con buoni consigli nei momenti più difficili e pericolosi della vita. Quante ne protesse e guidò con rara prudenza fino all’epoca di onesto collocamento! Quante già fatte spose e madri ricorrevano a lei per avere lume e conforto a portare il peso dei doveri e dei dolori del proprio stato!
Si affidavano a lei con certezza di deporre i loro segreti affanni nel cuore di una Madre da cui potevano avere indirizzo sicuro per ben governare se stesse e le proprie famiglie. Vi furono anche alcune che non corrisposero alle caritatevoli cure della Madre ed ella, finché ebbe filo di speranza di poterle richiamare sulla buona strada non cessò di occuparsene. Pei rapporti con le fanciulle, la Cocchetti aveva frequenti occasioni di accostarsi anche ai loro genitori, ed entrava nelle famiglie come angelo di pace e di buon consiglio e di provvidenza. Conosciuta e rispettata com’era, si adoperò spesso con esito felice a togliere scandali, a cessare discordie, a richiamare sulla buona via persone traviate. Ma del bene che faceva non parlava mai, e se talvolta la gratitudine dei beneficati ne svelava qualcosa, ella era sì pronta e desta a coprire l’opera sua, che tutto moriva nel silenzio.

Responsorio

℞. Contempliamo la tua bellezza, vergine di Cristo: * hai ricevuto dal Signore una splendida corona.
℣. Non ti sarà tolto l’onore della verginità, non sarai più separata dall’amore del Figlio di Dio:
℞. hai ricevuto dal Signore una splendida corona.

Orazione

O Dio, tu hai voluto che la Beata Annunciata [Cocchetti], vergine, ardesse dell’amore del cuore del Figlio tuo e l’hai arricchita con il dono dell’amicizia evangelica verso le giovani; concedi a noi, per sua intercessione, di imitare con più ardore i suoi esempi di carità, nel seguire Cristo, maestro e modello di vita. Per il nostro Signore.