Nata a Orzinuovi il 5 febbraio 1457 da famiglia presumibilmente originaria di Quinzano d’Oglio, trascorse la sua vita a Crema, ma soprattutto a Soncino (Cremona). Qui nei primi anni del sec. XVI edificò un monastero del Terz’Ordine Domenicano, ove si raccolse con una ventina di compagne e dove morì il 2 gennaio 1530. Ivi sepolta, le sue spoglie vennero traslate nel 1784 a Colorno (Parma). Oggi sono venerate nella chiesa di S. Giacomo in Soncino. Di una spiritualità non comune, ritenne come sua vocazione specifica l’amore alla croce e alla passione del Signore. Ebbe dono di estasi e di altri fenomeni mistici. Fu onorata in vita di amicizie illustri e fu venerata da eminenti personalità del suo tempo. Di lei ci rimangono varie Lettere, che servono a lumeggiare la sua statura di autentica mistica. Il suo culto venne confermato nel 1740. Il suo corpo è venerato nella chiesa di S. Giacomo a Soncino (Cremona).
Dal Comune delle vergini, con salmodia del giorno dal salterio.
Ufficio delle letture
Seconda lettura
Dal trattato «L’imitazione di Cristo» (Lib. III, cap. 56)
Portiamo la croce con Gesù
Portiamo la croce con Gesù rinnegando noi stessi. Figlio, tu potrai entrare in me nella misura con cui saprai uscire da te stesso. Come la pace interiore è data dal distacco dalle esteriorità, così l’unione con Dio è il frutto dell’abbandono interno del proprio io: perciò io voglio che tu impari ad abdicare completamente la tua volontà nella mia senza renitenza e senza lamenti. Segui me: «Io sono la via, la verità, la vita» (Gv 14, 6). Senza strada non si va avanti, senza verità non si conosce, senza vita non si vive: e io sono la via che tu devi seguire, la verità a cui devi credere, la vita che devi sperare. Via da cui non si può uscire, verità che non può ingannarsi, vita che non ha fine. Via diretta, verità suprema, vita vera, vita beata, vita increata. Se rimarrai nella mia via, «conoscerai la verità, la verità ti darà la libertà e raggiungerai la vita eterna» (Gv 8, 31-32). «Se vuoi entrare nella vita osserva i comandamenti» (Mt 19, 17). Se vuoi conoscere la verità, credi a me. «Se vuoi essere perfetto, vendi tutto» (Mt 19, 21). Se vuoi essere mio discepolo, rinunzia a te stesso. Se vuoi possedere la vita beata, sprezza la vita presente. Se vuoi essere esaltato in cielo, umilia te nel mondo. Se vuoi regnare con me, porta con me la croce.
Soltanto i servi della croce, infatti, trovano la via della beatitudine e della luce vera. O mio Signore Gesù, poiché la via che tu hai battuto era stretta e spregiata, concedimi che io ti possa imitare anche se il mondo mi disprezzerà. «Il servo non è da più del suo padrone, il discepolo non è da più del maestro» (Gv 13, 16). Che il tuo servo dunque si metta alla scuola della tua vita, in cui sta la salvezza e la vera santità. Tutto quanto leggo o ascolto che non abbia rapporto con essa non mi dà consolazione né gioia completa. Figlio, codeste verità hai letto e ormai conosci: te beato, se saprai metterle in pratica. «Chi conosce i miei comandi e li osserva, è colui che mi ama, ed anch’io lo amerò, e mi rivelerò a lui» (Gv 14, 21), e lo farò sedere con me nel regno del Padre mio.
O Gesù Signore, così, così come hai detto e promesso avvenga; e io abbia la sorte di meritarlo! Ho accettato dalla tua mano la croce; l’ho portata e la porterò fino alla morte, come tu comandasti. La vita del buon religioso è senza dubbio la croce; ma conduce al paradiso. Ho cominciato; non mi è lecito tornare indietro, non mi conviene abbandonarla. Orsù, incamminiamoci insieme, fratelli: Gesù sarà con noi. Per Gesù ci siamo caricati di questa croce, continuiamo a portarla per Gesù. Egli ci aiuterà, Egli che è la nostra guida e ci ha preceduti. Ecco, si mette alla nostra testa il nostro re, che combatterà per noi. Seguiamolo animosamente, nessuno si lasci spaventare, pronti anche a perire nel combattimento; non macchiamo la nostra gloria con il delitto di disertare la croce.
Responsorio – Cfr. Mt 19, 21; 16, 24
℟. Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; * poi vieni e seguimi.
℣. Se vuoi venire dietro a me, rinnega te stesso, prendi la tua croce;
℟. poi vieni e seguimi.
Orazione
O Dio, che attraverso l’amore ardente della croce, hai unito alla Passione del tuo Figlio la beata Stefana [Quinzani], fa’ che, portando la nostra croce quotidiana, diventiamo conformi all’immagine di Cristo. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

