Cosa è il Sinodo

la Chiesa di Dio è convocata in Sinodo, “proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio”: una notizia e un annuncio forti, incisivi, coinvolgenti.
Papa Francesco indica la strada alla Chiesa in questo tempo così complesso, faticoso, sfidante. Non possiamo e non vogliamo né eludere né trascurare la portata di questo passaggio ecclesiale decisivo.

L’appello è rivolto al Popolo di Dio ed è orientato ad aprirsi all’ascolto di ciò che lo Spirito dice alla Chiesa nel nostro tempo. Siamo insieme, laici, presbiteri, diaconi, consacrati ascoltatori e destinatari di questo evento.
Ci sentiamo in comunione, aperti al confronto con tutti i membri della famiglia umana perché talvolta lo Spirito ci sorprende esprimendosi “fuori dalle mura”, nell’aperto del mondo, oltre i nostri schemi, prevalentemente nei contesti più umili imprevedibili e nascosti.

La sinodalità è stata fin dai primi pronunciamenti al centro del magistero e dell’azione pastorale del nostro Vescovo Pierantonio: non è un’espressione nuova, inedita, ma forse ci farà bene non ridurla a slogan o a qualche mera azione sinergica o ad una ripetizione asfittica e alla lunga vuota e deludente.

Abbiamo bisogno di vivere e non teorizzare questo “cammino insieme”: la sinodalità è lo stile, la forma e la struttura della Chiesa, per questo rispondere all’appello significa:

  • fare memoria di come lo Spirito ha guidato il cammino della Chiesa nella storia e ci chiama oggi a essere insieme testimoni dell’amore di Dio;
  • vivere un processo ecclesiale partecipato e inclusivo, che offra a ciascuno – in particolare a quanti per diverse ragioni si trovano ai margini – l’opportunità di esprimersi e di essere ascoltato per contribuire alla costruzione del Popolo di Dio;
  • riconoscere e apprezzare la ricchezza e varietà dei doni e dei carismi che lo Spirito elargisce in libertà, per il bene della comunità e in favore dell’intera famiglia umana;
  • sperimentare modi partecipativi di esercitare la responsabilità nell’annuncio del Vangelo e nell’impegno per costruire un mondo più bello e più abitabile;
  • esaminare come nella Chiesa vengono vissuti la responsabilità e il potere, e le strutture con cui sono gestiti, facendo emergere e provando a convertire pregiudizi e prassi distorte che non sono radicati nel Vangelo;
  • accreditare la comunità cristiana come soggetto credibile e partner affidabile in percorsi di dialogo sociale, guarigione, riconciliazione, inclusione e partecipazione, ricostruzione della democrazia, promozione della fraternità e dell’amicizia sociale;
  • rigenerare le relazioni tra i membri delle comunità cristiane come pure tra le comunità e gli altri gruppi sociali, ad esempio comunità di credenti di altre confessioni e religioni, organizzazioni della società civile, movimenti popolari, ecc.;
  • favorire la valorizzazione e l’appropriazione dei frutti delle recenti esperienze sinodali a livello universale, regionale, nazionale e locale.

Solo insieme potremo vivere questa sorprendente e magnifica stagione sinodale.