San Riccardo Pampuri, religioso

16 maggio, Memoria

Nacque a Trivolzio (Pavia) il 2 agosto 1897. Ben presto si orientò verso la pietà, l’unione con Dio e l’apostolato. Conseguita la laurea in medicina e chirurgia nel 1921 e nominato medico condotto di Morimondo, trasformò la propria professione in missione di carità.
Dopo essersi distinto nella carità eroica verso i feriti sul fronte di guerra, dal 1927 esercitò la professione medica e le virtù religiose anche a Brescia quale religioso dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, detto dei ‘Fatebenefratelli’. Morì a Milano il 1° maggio 1930. Beatificato il 4 ottobre 1981, fu canonizzato il 1° novembre 1989. Il suo corpo è venerato nella chiesa parrocchiale di Trivolzio (Pavia).

Dal Comune dei santi e delle sante: per i religiosi, con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalle «Lettere» di san Riccardo Pampuri, religioso (G. Russotto O. H., Riflessi di un’anima. Lettere del Servo di Dio Fr. Riccardo Pampuri dei Fatebenefratelli, medico chirurgo, Torino 1955, pp. 170-171)

Servire il Signore nella gioia

Iddio ci ha scelti, ci ha eletti: «Io ho scelto voi» (Gv 15, 16); ma quale diritto avevamo noi a tale elezione e predilezione, noi tanto miseri e tanto carichi di difetti e debolezze? Tutto è esclusivo dono della gratuita bontà di Dio. Dobbiamo adunque mostrargli tutta la nostra riconoscenza sia col cuore che con le opere, e anzitutto compiendo bene, cioè a tempo giusto, con prontezza, diligenza e amore, tutti i nostri doveri ordinari quotidiani, sempre memori che nulla è piccolo nella Casa del Signore, e anche il minimo ufficio ivi è sempre grande e ricco di meriti, specialmente se compiuto con grande amore. Un mezzo poi sicuro per agire sempre bene e meritoriamente, come già ti avranno certo insegnato, è quello di fare tutto per il Signore ricordandoci della sua divina presenza; come infatti potremmo compiere male una cosa che deve essere offerta a lui, sapendo che Egli ci sta guardando e scruta anche i più intimi affetti del nostro cuore e le nostre più recondite intenzioni? E il Signore gradirà soprattutto le piccole e grandi vittorie che sapremo portare sul nostro amor proprio (il nostro maggior nemico) in occasione delle croci che Egli suole permettere o mandare a coloro che lo seguono, per sperimentare la sincerità del loro amore e porli nella occasione di aumentare il tesoro dei propri meriti: così ha fatto coi suoi più grandi amici, con Maria Santissima, con gli apostoli, coi santi; fortunati noi se ci tratterà allo stesso modo e se con la sua santa grazia sapremo egualmente approfittarne.
Per qualsiasi prova o croce non dovremo però mai perdere quella santa pace e tranquillità che ci viene dalla grazia di Dio e dal nostro pieno e filiale abbandono in Lui, e possibilmente non dovremo perdere nemmeno quella sana allegria che rende più leggero il peso dei quotidiani doveri, e più gradita e giovevole la compagnia nostra agli altri. Quale grave torto faremmo a nostro Signore se dovessimo servirlo con una spanna di broncio! Seguiamo invece l’invito del salmista: «Servite il Signore nella gioia» (Sal 99, 2) «gioite nel Signore ed esultate, giusti» (Sal 31, 11). Così, con questa pace e santa letizia nel cuore, condotti per mano da Dio stesso, attraverso i nostri Superiori, «la forza della tua destra mi sostiene» (Sal 62, 9) sotto le ali della sua infinita bontà, «all’ombra delle tue ali» (Sal 16, 8), correremo per la via segnataci da Gesù Cristo, in una sempre più perfetta imitazione delle di Lui soavissime virtù, «per la fragranza dei tuoi profumi corriamo» (Ct 1, 3). Oh quanto sarà bella la nostra vita se seguiremo fedelmente il Signore nostro Gesù!

Responsorio – 2Cor 13, 11; Rm 15, 13

℞. Fratelli, state gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace. * Il Dio dell’amore e della pace sarà con voi, alleluia.
℣. Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace: * il Dio dell’amore e della pace sarà con voi, alleluia.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Come buon samaritano,
san Riccardo ha versato sulle piaghe del dolore umano
l’olio della consolazione e il vino della speranza, alleluia.

Orazione

O Dio, nostro Padre, che hai concesso a San Riccardo [Pampuri], di trasformare l’esercizio dell’arte medica in missione di carità, per il suo esempio e la sua intercessione fa’ che anche noi ne imitiamo la misericordia nel servire i poveri e gli infermi. Per il nostro Signore.

Vespri

 Ant. al Magn. Ero malato e mi avete visitato.
Ogni volta che l’avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli,
l’avete fatto a me, dice il Signore, alleluia.