Opere Segno del Giubileo

La Diocesi di Brescia ha individuato due opere segno per l’Anno Giubilare con un’attenzione alle fragilità: una guarda al mondo del carcere al termine della detenzione e una alle persone che vivono prevalentemente in strada o senza fissa dimora. Entrambe vogliono essere una luce di speranza.


Via dei Bucaneve 25

Si propone come opera-segno della Diocesi di Brescia un progetto diffuso di reinserimento nella comunità di persone che hanno terminato di scontare la loro pena. Il progetto prende il nome di “Via dei Bucaneve, 25: la libertà trova casa”.

A partire da una fase di ascolto delle “priorità” relative al mondo del carcere e in relazione a una riflessione intorno alla specificità del contributo che il Vol.Ca può dare rispetto al percorso delle persone detenute ed ex-detenute, è stato individuato un bisogno: il binomio casa-lavoro per le persone a fine pena. Si cercheranno di coinvolgere le parrocchie nella candidatura di spazi abitativi (il cui affitto viene pagato dalle persone a fine pena/persone ex detenute in virtù del lavoro che nel contempo viene trovato loro).

Nel contempo, la Diocesi ha investito su una figura professionale dedicata che operi in maniera integrata con il Vol.Ca e con Caritas Diocesana Brescia, in particolare relativamente all’ambito lavoro, e che valorizzi le connessioni e le sinergie con il sistema produttivo: per tre anni Fondazione Opera Caritas San Martino si impegna a garantire la copertura dei costi relativi all’assunzione della professionalità indicata.


Insieme per la cura

Contro l’emergenza povertà, Brescia fa squadra e dà vita al progetto “Insieme per la cura”. Un nuovo protocollo d’intesa è stato sottoscritto da enti, associazioni, fondazioni e Diocesi Di Brescia, per contrastare la crescita di situazioni sempre più diffuse di marginalità, sociale e sanitaria, attraverso interventi a medio termine. Si tratta di un percorso multidisciplinare che ha come indirizzo il potenziamento, tramite professionisti sanitari (personale medico e infermieristico “itineranti”), della presa in carico dei soggetti più fragili. Nello specifico: persone senza dimora che, per le ragioni più disparate, si ritrovano a dover far fronte quotidianamente a processi di esclusione dai diritti di cittadinanza e dalla riduzione delle opportunità economiche, lavorative, culturali e relazionali. I firmatari del protocollo sono: Acli provinciali; ATS (Agenzia di Tutela della Salute) di Brescia; Fondazione Opera Caritas San Martino braccio operativo di Caritas Diocesana di Brescia; Associazione Casa Betel 2000 ONLUS; Kemay Società Cooperativa Sociale; Comune di Brescia; Congrega della Carità Apostolica; Congregazione Suore Ancelle della Carità; Diocesi di Brescia; Fondazione Poliambulanza; Provincia Lombardo Veneta – Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio Fatebenefratelli a cui afferisce l’IRCCS Centro San Giovanni di Dio e il Villaggio di San Giovanni di Dio ramo ONLUS con sede a Brescia; Società San Vincenzo De Paoli.