Secondo quanto indicato dalle Norme sulla concessione delle Indulgenze durante il Giubileo ordinario l’Ordinario ha facoltà di indicare, oltre alla Cattedrale, altre chiese nel territorio diocesano presso le quali ottenere l’indulgenza alle condizioni stabilite.
Per tale motivo, in virtù delle predette disposizioni, secondo il desiderio del Santo Padre che il Popolo di Dio “possa accogliere con piena partecipazione sia l’annuncio di speranza della grazia di Dio sia i segni che ne attestano l’efficacia” (Spe non confundit, n. 6), il Vescovo ha stabilito che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre 2024 (apertura dell’anno giubilare a livello diocesano) e fino al 28 dicembre 2025 (chiusura dell’anno giubilare a livello diocesano) siano costituite chiese giubilari nella diocesi di Brescia, insieme con la Chiesa Cattedrale (Duomo Nuovo),
- il santuario Santa Maria delle Grazie in Brescia,
- il santuario Santissima Annunciata in Piancogno, parrocchia di Borno,
- il santuario Rosa Mistica Madre della Chiesa in Montichiari – loc. Fontanelle,
- il santuario Beata Vergine della Misericordia in Bovegno,
- il santuario Madonna della Neve in Adro,
- il santuario Beata Vergine Maria Regina di Montecastello in Tignale,
- il santuario Madonna della Stella in Cellatica,
- il santuario Madonna di Valverde – B. V. Maria Regina Madre di Misericordia in Rezzato.
In tali chiese, per i fedeli sarà possibile conseguire l’indulgenza giubilare, secondo le consuete indicazioni della Chiesa (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) e le specifiche disposizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025 (Norme, II): se, individualmente, o in gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e li, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio, affinché in questo Anno Santo tutti possano “sperimentare la vicinanza della più affettuosa delle mamme, che mai abbandona i suoi figli” (Spes non confundit, 24).