S. Messa nella Notte di Natale

Cattedrale di Brescia | Venerdì 24 dicembre 2021

“Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse”. Nel Natale del Signore questo annuncio diviene realtà: le profezie si compiono. Una luce gentile splende nel cuore della notte. Dall’alto discende una voce lieta, che raggiunge i pastori della regione di Betlemme: “Oggi vi è nato un salvatore, che è il Cristo Signore”.

Egli viene come sole che sorge dall’alto, come astro lucente che inaugura un’era nuova dell’umanità, l’aurora della grazia. “Svegliati o uomo – sono le parole di sant’Agostino – per te Dio si è fatto uomo. Una perpetua miseria ti avrebbe posseduto se non ti fosse stata elargita questa misericordia. Celebriamo dunque in letizia il giorno di festa in cui il grande ed eterno giorno venne dal suo grande ed eterno giorno in questo giorno temporaneo così breve”.

Per la potenza dello Spirito santo viene a noi il Verbo che da sempre è presso Dio, l’Unigenito Figlio del Padre, destinato e divenire il primogenito di molti fratelli. Si compiono le profezie. Egli è il consigliere ammirabile, il Dio potente, il principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul regno che egli inaugurerà e che consoliderà con il diritto e la giustizia. Gli uomini che crederanno in lui riusciranno a spezzare le loro spade e a farne aratri, a trasformare le loro lance in falci. Non si eserciteranno più nell’arte della guerra. Una strada verrà aperta per un nuovo cammino dell’umanità. La chiameranno via santa. La percorreranno i redenti. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore, verranno con giubilo incontro a lui. Felicità perenne splenderà sul loro capo, gioia e letizia li seguiranno e fuggiranno tristezza e angoscia.

Questa è la strada aperta per noi da colui che è venuto come sole che sorge dall’alto. L’umanità ha iniziato con lui il pellegrinaggio verso la pienezza della vita. Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, il Cristo ci ha raggiunto per riscattare quelli che stanno nella tenebre e nell’ombra della morte e per dirigere i nostri passi sulla via della pace. La nostra speranza è salda, qualsiasi cosa accada nella vita. Le onde alte di un mare in tempesta non ci spaventano. Sappiamo che è possibile attraversarle, come già fecero un giorno i figli di Israele. Non veniamo meno alle nostre responsabilità, non chiudiamo gli occhi di fronte alle fatiche e ai dolori dell’esistenza di ogni giorno, ma la nostra fiducia è incrollabile, perché riposta in colui che è disceso dall’alto a condividere il nostro cammino.

Con lui faremo cose grandi, egli annienterà chi ci opprime. Non permetterà che i nostri nemici abbiano il sopravvento. E noi sappiamo che – come ci insegna l’apostolo – i nostri nemici non sono di carne e sangue. Tutti noi, infatti, siamo creati dallo stesso Dio e Padre. I nostri veri nemici sono le oscure passioni del cuore, che esercitano su di noi il loro potere mortale: la superbia e l’arroganza, l’invidia e la gelosia che ci dividono, l’avidità insensata che ci porta ad adorare i beni di questo mondo, la collera aggressiva che ci dilania, l’indifferenza crudele, l’indolenza sterile. Sono queste passioni che ci pongono gli uni contro gli altri e da fratelli ci trasformano in nemici.

Il Cristo redentore viene a noi come colui che apre una strada nuova nel cuore della storia. Egli fa nuove tutte le cose. La sua mitezza è la forza che rigenera il mondo. Con il suo amore disarmato ma onnipotente egli ci riscatta dall’empietà, vince le passioni, scioglie la durezza dei cuori, apre gli occhi accecati dall’odio e dalla vanità. Rinasce in noi il desiderio della verità e della giustizia, una luce amabile ci salva.

Ci tornano alla mente le parole del vecchio Simeone, l’uomo giusto che ebbe il privilegio di prendere tra le braccia il bambino Gesù presentato al tempio da Maria e Giuseppe: “I miei occhi hanno visto la tua salvezza – egli disse commosso – preparata da te davanti a tutti i popoli; luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”. Davvero il nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo è gloria e luce per l’umanità. In nessun nome possiamo essere salvati se non nel suo. Chi si affida a lui gusterà quanto è buono il Signore. Tutti coloro che lo seguono nella via coraggiosa della conversione interiore, riceveranno il potere di diventare figli di Dio. Sin d’ora sono concittadini dei santi e familiari di Dio, sanno che i loro nomi sono scritti nei cieli.

Benedetto sei tu, Signore della gloria, perché nella notte di Betlemme ci hai fatto visita, sei disceso dalle tue altezze nelle oscure profondità della nostra miseria. La tua umiltà ci stupisce, la tua condiscenda ci commuove. Il tuo apparire tra noi avviene nel segno della povertà e della tenerezza. Noi ti ringraziamo per questo disegno di grazia, che ha permesso all’umanità di avviarsi su una strada nuova, quella della riconciliazione e della fraternità. Seguendo te noi faremo cose grandi, perché il tuo amore è fedele e certa la tua promessa. A te si affida, nell’invocazione della tua Chiesa, l’intera umanità, provata e ferita, ma sempre protesa verso il grande bene cui è destinata. Sii tu la nostra speranza o Emmanuele, Dio con noi, che non ti stanchi di perdonarci e di rialzarci. Cammina con noi sulla strada che tu stesso ci hai aperto, perché non ci smarriamo e non ci disperdiamo, ma procediamo uniti e grati verso la vita senza fine. Amen