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Linee di un Progetto Pastorale per e con i migranti

Il mandato iniziale per la redazione di linee per un progetto di pastorale per e con i migranti, ha richiesto di fare un percorso di riflessione introduttivo; è stato necessario riflettere su alcune nozioni fondamentali per riflettere su una pastorale che sappia valorizzare l’interculturalità, individuando in questa definizi

one l’obbiettivo a cui tendere, preferendolo ad altre definizioni terminologiche quali: multiculturalismo o integrazione. Il percorso per la realizzazione del progetto ha cercato di unire i diversi approcci dell’area valorizzando le diverse prospettive da cui noi affrontiamo la pastorale: missioni, migranti, ecumenismo, dialogo interreligioso e cappellanie etniche.

NODI FONDAMENTALI

  1. Cercare di offrire indicazioni utili a tutte le comunità della nostra diocesi, che in vari modi si incontrano con il fenomeno delle diversità culturali, sul proprio territorio, affinché si percepisca il valore dell’interculturalità in relazione all’esperienza della Fede.
  2. Conoscere esperienze di intercultiralismo “intraecclesiale”: il valore del rapporto e dell’apporto dei cristiani cattolici di altre culture che già vivono con noi; valorizzare inoltre l’intercultiralismo “extraecclesiale” per riconoscere il valore del rapporto con persone di altre culture e di altre religioni (cosa stiamo realizzando come chiesa e cosa può essere utile fare anche nelle nostre comunità).
  3. Portare attenzione ai diversi livelli generazionali: una cosa è parlare di adulti e una cosa è parlare di persone di “seconda generazione”; sarà necessario fare emergere le attenzioni per le rispettive categorie soprattutto in rapporto a cosa significa aiutarli in rapporto all’esperienza della Fede, che è lo specifico delle nostre comunità.
  4. Saper approfondire il rapporto tra Intercultura e Vangelo, per accompagnare il processo della generazione di una “nuova cultura” per la vita delle nostre comunità dove però si possa mantenere il Vangelo come elemento significativo in ordine alla crescita e all’educazione dei più giovani.

Per affrontare questo percorso si è pensato di beneficiare di 3 contributi:

  • Magisteriale: esiste un “già detto” a cui poter far già riferimento nella tradizione della chiesa e della prassi pastorale delle nostre comunità.
  • Statistico: un confronto con i numeri reali di presenze nei nostri paesi.
  • Sociale: abbiamo pensato di valorizzare, con l’aiuto del CIRMIB dell’Università Cattolica di Brescia, diverse esperienze nei vari ambiti della nostra vita sociale che hanno già vissuto l’incontro con le altre culture, per percepire cosa questa un processo interculturale genera in termini di criticità o di risorse positive; un modo per beneficiare del percorso di altri a beneficio delle nostre comunità.

 

 

 


Presentazione XXXI Rapporto Immigrazione

L’ufficio per i migranti , l’Ufficio per la scuola della diocesi di Brescia, il Centro Migranti ETS, la Caritas diocesana di Brescia e la fondazione comunità e scuola, in collaborazione con l’ufficio scolastico territoriale di Brescia, promuovono la presentazione del XXXI Rapporto immigrazione 2022 con focus sulla scuola e l’educazione dal titolo “Costruire il futuro con i migranti”.

L’incontro avrà luogo giovedì 26 gennaio 2023 alle ore 17.30 presso l’aula magna dell’istituto Fortuny, in via Apollonio 21, Brescia.

Saranno presenti:
VINICIO ONGINI, Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura, e Ministero Istruzione
GIUSEPPE BONELLI, dirigente UST Brescia
SIMONE VARISCO, Fondazione Migrantes, redattore del Rapporto Immigrazione 2022

Coordina l’incontro: ANNA DELLA MORETTA, giornalista del Giornale di Brescia

 

 


Mostra Fotografica “Corpi Migranti”

Dal 23 settembre al 15 ottobre, presso i locali del MO.CA in via Moretto 78 a Brescia,  la mostra fotografica “Corpi migranti” con accesso libero e gratuito.
Per gruppi e scolaresche possibilità di guida, su prenotazione scrivendo a migranti@diocesi.brescia.it

 

Un lavoro nato da queste parole che un giovane camerunese in transito a Bamako disse a Max Hirzel, l’autore: “Nel deserto vidi una tomba, era di una ragazza di Douala, e mi chiesi se suo papà e sua mamma, i suoi fratelli e sorelle sapessero che la loro bimba è là”.
Era il 2015 quando l’autore cominciò a documentare la gestione dei corpi dei migranti deceduti nel tentativo di raggiungere l’Italia.
“Il mio lavoro è testimoniare, documentare la realtà. Ma come contribuire a una narrazione collettiva di senso? Me lo chiedo costantemente, soprattutto su un soggetto così politicizzato. Così è nato questo lavoro, cercando quella zona d’ombra che sta oltre il racconto mediatico abituale a cui siamo un po’ assuefatti. Ho pensato potesse essere dopo l’annuncio dell’ennesimo naufragio, per questo ho iniziato dai cimiteri, volevo sapere dove fossero sepolti questi corpi, e come. Poi ho solo seguito le tracce.”
La solitudine di un corpo, il lavoro di identificazione, la relazione con le famiglie di origine, un lutto collettivo spesso impossibile; il lungo percorso di indagine sarebbe terminato, alcuni anni dopo, in un villaggio del Saloum, in Senegal.  Alla percezione collettiva di tragedia inevitabile, questo lavoro oppone una visione scarna di ciò che ruota attorno a questi corpi per rivelare la realtà per ciò che è: quella che l’autore definisce “anomalia”, un’aberrazione scambiata per fatalità.
“Incontrando uno sepoltura dopo l’altra, è stata un’esigenza naturale e professionale cercare di sapere tutto il possibile di quelle salme, senza nome anche solo i dati autoptici riportano dai numeri alla dimensione individuale, quindi il tema dell’identità e del lavoro di identificazione si è imposto come centrale. Ho intuito che tutto questo contesto, il destino dei corpi e ciò che vi ruota attorno, fosse in qualche modo emblematico di tutto il fenomeno, rappresentava perfettamente la realtà che definisco anomalia”.
Se l’immigrazione è sempre più un “oggetto politico” che divide in pareri e fazioni contrapposte, il linguaggio di queste immagini – “nudo”, senza aggiunte – porta l’attenzione al di là del rumore abituale.
“Da un punto di vista fotografico non c’era bisogno di enfatizzare nulla, era tutto lì, così assurdo e così chiaro. Col senno di poi, anche alla luce delle reazioni del pubblico, credo che queste immagini evocando più che mostrare il dramma, stimolino la riflessione e l’immaginazione più che se avessero mostrato i corpi”.
Infatti in Corpi migranti di corpi non se ne vedono.

Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

Il 25 settembre 2022 la Chiesa celebra la 108^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Per tale ricorrenza il papa ha scelto come titolo del suo messaggio e della Giornata stessa “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. Poche parole che delineano un programma pastorale preciso. Anzitutto “costruire”: una società fraterna non può solo essere auspicata ma potrà realizzarsi grazie all’impegno e al lavoro delle nostre comunità. Il “futuro” poi lancia uno sguardo di fiducia, di prospettiva, di speranza. Infine è fondamentale l’intenzione di voler essere Chiesa “con” i migranti: non solo destinatari di iniziative, non solo oggetto della nostra carità ma protagonisti con il loro prezioso contributo, con la propria capacità di arricchire la vita comunitaria ed ecclesiale


Rapporto 2021 sul Diritto d’Asilo

In occasione della Giornata internazionale della fratellanza umana, venerdì 4 febbraio alle ore 18.00, presso il Centro Pastorale Paolo VI a Brescia, verrà presentato il Rapporto 2021 sul Diritto d’asilo. Tale report, giunto alla quinta edizione, sarà illustrato dalla curatrice Mariacristina Molfetta della Fondazione Migrantes, intervistata dal direttore de La Voce del popolo, Luciano Zanardini.


GIOVEDI 6 GENNAIO 2022

MESSA DELLE GENTI

Giovedi 6 Gennaio 2022, Solennità dell’Epifania, la Diocesi di Brescia, come da tradizione, celebra la “Messa delle Genti”, presieduta dal Vescovo. Alla celebrazione saranno presenti le diverse comunità migranti cattoliche residenti a Brescia e provincia, che  animeranno la preghiera con i loro canti e costumi tradizionali.

É una occasione che abbiamo per rendere evidente un messaggio di accoglienza che già si realizza nella nostra città e provincia, un’accoglienza che parte soprattutto dalla Fede che ci rende realmente fratelli e sorelle.

L’occasione sarà particolarmente significativa in quanto in questa celebrazione la diocesi ringrazierà ufficialmente padre Mario Toffari alla conclusione del suo servizio alla nostra chiesa dopo molti anni di dedizione alla pastorale per i migranti. Tutti conosciamo la concretezza e la passione del suo impegno. L’appuntamento è per la Messa in Cattedrale che inizierà alle ore 15.00.

Presentazione Rapporto italiani nel mondo 2021

Giovedì 16 dicembre alle ore 18.00 verrà presentato il RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO –  2021  a cura di Delfina Licata (Fondazione Migrantes) con la testimonianza delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth comunità di Peterborough (Inghilterra). Modera l’incontro Giuseppe Ungari Vicedirettore Ufficio per i Migranti.

L’evento sarà trasmesso sul Canale YouTube de La Voce del Popolo

É possibile scaricare la locandina

XXX Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes

“VERSO UN NOI SEMPRE PIÙ GRANDE”

La presentazione avverrà Giovedì 18 novembre 2021 alle ore  18.00 presso l’ Aula Magna del Centro Pastorale Paolo VI in Via G. Calini (Brescia).

La pandemia da Sars Cov 19, lo sappiamo, ha prodotto una serie di effetti negativi in ampi ambiti della vita individuale e collettiva della popolazione mondiale. Nell’edizione che celebra i 30 anni della pubblicazione del Rapporto Immigrazione si analizza in particolare l’impatto che il virus e le misure adottate per il suo contenimento e per la ripresa delle attività economico-sociali hanno avuto sulle vite dei cittadini stranieri che vivono in Italia, in riferimento ad importanti indicatori quali, fra gli altri, le tendenze demografiche e i movimenti migratori, la tenuta occupazionale, i percorsi scolastici dei minori e la tutela della salute.

Come di consueto, anche questa edizione riprende il tema indicato da Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato: “Verso un Noi sempre più grande”. A fare da sfondo al Rapporto è la pandemia, con le sue sofferenze, le sue sfide, ma anche le sue opportunità. Un’occasione per riflettere sui tanti mondi e i tanti ambiti di vita che sono stati interrogati dall’emergenza sanitaria e dalle sue conseguenze

 

Festa dei Popoli 2021

“Verso un noi sempre più grande”

Oggi la Chiesa è chiamata a uscire per le strade delle periferie esistenziali per curare chi è ferito e cercare chi è smarrito, senza pregiudizi o paure, senza proselitismo, ma pronta ad allargare la sua tenda per accogliere tutti. Tra gli abitanti delle periferie troveremo tanti migranti e rifugiati, sfollati e vittime di tratta, ai quali il Signore vuole sia manifestato il suo amore e annunciata la sua salvezza. «I flussi migratori contemporanei costituiscono una nuova “frontiera” missionaria, un’occasione privilegiata di annunciare Gesù Cristo e il suo Vangelo senza muoversi dal proprio ambiente, di testimoniare concretamente la fede cristiana nella carità e nel profondo rispetto per altre espressioni religiose. L’incontro con migranti e rifugiati di altre confessioni e religioni è un terreno fecondo per lo sviluppo di un dialogo ecumenico e interreligioso sincero e arricchente.

Nella Lettera Enciclica “Fratelli tutti” il Papa ho espresso una preoccupazione e un desiderio, che ancora occupano un posto importante nel suo cuore: «Passata la crisi sanitaria, la peggiore reazione sarebbe quella di cadere ancora di più in un febbrile consumismo e in nuove forme di auto-protezione egoistica. Voglia il Cielo che alla fine non ci siano più “gli altri”, ma solo un “noi”» (n. 35). Per questo ha pensato di dedicare il messaggio per la 107a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato a questo tema: “Verso un noi sempre più grande”, volendo così indicare un chiaro orizzonte per il nostro comune cammino in questo mondo.